mercoledì 7 dicembre 2011

Valencia - Movida e altre storie (Parte II)

Dopo essermi trasferito nel centro antico della città, mi misi a cercare gente con cui condividere l'appartamento. Venne molta gente a vedere e così mi trovai costretto a selezionare tra ragazze olandesi, svedesi, marocchine ecc. Una ragazza algerina molto carina mi aveva colpito e pensai che vivere con lei sarebbe stato interessante anche per uno scambio culturale e fu così che passammo il fresco mese di Febbraio a scambiare le nostre conoscenze. Lei mi raccontò parte della sua vita, mi disse che aveva un marito in carcere in Algeria e lei era scappata in Spagna con suo figlio che però era a Madrid coi nonni, poi mi raccontò tante cose sul fatto di essere musulmana e io le feci notare alcuni progressi della scienza che ai popoli arabi non sono stati fatti conoscere, credo di proposito. Fu interessante la convivenza e mi resi conto che la loro cultura è veramente diversa dalla nostra. Un giorno, aprendo il frigorifero, notai che aveva aperto il mio prosciutto per provarlo e pensai a quanto possano essere assurde le religioni e quanto invece sia utile dialogare e conoscere nuove culture.
Comunque non mi dilungherò su di lei, ma è un buon punto di partenza per continuare il racconto su questa splendida città che è Valencia...

Città delle arti e della scienza - Valencia


...Valencia fu infatti dominata per secoli dagli arabi, nonostante venne fondata dai Romani, e le tracce dei mori erano ancora ben presenti in tutta la città. Il quartiere di Ruzafa, dietro alla stazione, veniva considerato infatti un grande centro residenziale riservato a loro, ai loro commerci e alle loro attività. La loro comunità era ben inserita nel tessuto cittadino e molte strutture ed edifici riportavano ancora inequivocabilmente alla loro cultura.
Ma Valencia, oltre a essere una città baciata dal sole e dalla luce in qualsiasi periodo dell'anno, era ormai diventata una metropoli europea a tutti gli effetti. Riconquistata dagli spagnoli e dopo secoli difficili, dalla metà del secolo scorso vide un'importante evoluzione economica e culturale.


Valencia - Particolare delle case

Oggi, l'aeroporto di Manises influisce sicuramente nelle attività commerciali cittadine, mentre la squadra di calcio Futbol Club di Valencia ha portato a grandi successi internazionali oltre ad essere un vero e proprio motivo di orgoglio cittadino. Lo stadio Mestalla è considerato un monumento, anche se è prevista la costruzione di un nuovo stadio (El Nuevo Mestalla) nella prima periferia. Negli ultimi tempi, a causa della crisi, la costruzione si è arenata e il club versa in una situazione di debito disperata e di cui si è in parte incaricata di salvare Bancaja, una delle banche valenciane più importanti.

Estadio Mestalla - Valencia



Il porto è un'altra risorsa molto importante, poichè collega Valencia ai principali porti del Mediterraneo, Barcellona, Marsiglia, Roma, Napoli, le isole Baleari e anche Tangeri. Passano di qui quindi sia enormi navi da crociera sia mercantili. Inutile dire che sia il turismo che il commercio siano parti fondamentali per la florida attività economica di Valencia. Il motivo della crisi qui è dovuto soprattutto all'immobiliare, come nel resto della Spagna, e ciò ha fatto lievitare i prezzi delle case a partire dal 2007, fino a cifre inaccessibili per chiunque, facendo scatenare la recessione che si è poi inevitabilmente riflessa su tutte le altre attività.
Tuttavia il governo di destra della Comunidad Valenciana si è sempre confermato, anche in seguito al tremendo scandalo di corruzione del caso Gurtel, che coinvolse tra gli altri, proprio lo stesso presidente Camps. E'ovvio che tutto ciò si rifletta nel bene o nel male anche sulla vita quotidiana dei valenciani, uno dei pochi popoli spagnoli a rimanere in qualche modo legati alla dittatura di Franco. Una giovane minoranza continua ad opporsi al potere forte e deciso dei popolari, ma la politica dell'apparire e un netto bigottismo religioso continuano a dominare la scena politico-governativa. Valencia è infatti considerata una vera e propria roccaforte della destra nazionalista. Per quanto riguarda invece la chiesa, ricordo che durante il viaggio del papa Ratzinger a Valencia, il presidente del governo Zapatero, socialista, decise di non andare ad accogliere il pontefice per ragioni non ben specificate e anche questo fece notizia.

Valencia - Una chiesa moderna

Tra le località raggiungibili su strada vicino Valencia, consiglio soprattutto le località marittime, Benidorm, famosa per la grande quantità di turisti inglesi e irlandesi che vengono a trascorrere le loro vacanze estive o Benicassim, conosciuta per il festival di musica che ha visto nel corso degli anni esibirsi alcuni degli artisti più bravi del mondo. Poi ancora Alicante, Murcia, Castellon e per gli amanti del calcio Villarreal, anche se da vedere ha in realtà ben poco.
La periferia di Valencia è invece caratterizzata da grandi agglomerati urbani che in alcuni casi raggiungono quasi i 100.000 abitanti come nel caso di Torrent oppure Gandia, facendo lievitare la polazione dell'intera area metropolitana fino a quasi 2 milioni di abitanti.
Per chi ama lo shopping, oltre ai negozi in centro tra Xativa e il palazzo comunale, può dirigersi in due zone ben definite. La prima è il Corte Ingles, accanto alla stazione degli autobus, situata al principio di un quartiere moderno con uffici e grattacieli, oppure al centro commerciale El Saler, appena fuori del Parco del Turia, all'altezza della Città delle Arti & della Scienza.
Ma la cosa che mi piace raccomandare di più è certamente Las Fallas, una festa che si svolge a metà Marzo e che dura una settimana. Una settimana di locura completa, scoppi di petardi a qualsiasi ora del giorno e della notte, gente ubriaca ovunque, strade bloccate dalla folla, musica, festa nei locali, nelle case, nei parchi, ovunque festa, festa e festa. In pratica ogni quartiere deve costruire delle imponenti figure di cartapesta che rappresentano personaggi o episodi famosi in modo satirico e esporre la propria opera durante tutta la settimana, poi tutte queste rappresentazioni, dette appunto fallas, vengono fatte ardere in falò che s'innalzano alti nel cielo e che dipingono la città di follia pura. Durante questa settimana non c'è affatto da sorprendersi se vedrete gente fare sesso in un prato o vecchietti saltellare sui petardi che gli scoppiano tra i piedi. Di certo per chi ama la tranquillità non è consigliabile andare in questo periodo, ma per chi ha voglia di divertirsi e fregarsene delle regole è sicuramente il momento giusto per visitare questa deliziosa città. Inoltre è noto che le ragazze valenciane per l'occasione usano consapevolmente fraintendimenti tra le parole fallas, le costruzioni di cartapesta, e il verbo follar, detto volgarmente scopare. Quindi un'ottima occasione per conoscere le affascinanti bellezze autoctone oltre che per divertirsi fino a mattina e anche oltre con gli amici.



A parte las fallas, ci sono comunque altri periodi dell'anno in cui si svolgono importanti eventi e festival. La fiesta de San Juan a Giugno è un altro appuntamento imperdibile, con decine di migliaia di persone che lasciano le loro case per andare a passare l'intera notte sulla spiaggia, tra fuochi, musica, cibo e alcool. In estate poi vengono fatti dei bei concerti al giardino del Viveros, in autunno l'Heineken Festival, le fiere nel parco del Turia, la tradizionale Tomatina, ovvero la guerra a suon di lanci di pomodori nella vicina Buñol, per non parlare poi delle normali festività previste dal calendario spagnolo...




Per completare il quadro vorrei parlare anche di alcune cose di minor importanza turistica, ma altrettanto affascinanti. Per prima cosa il quartiere di Benimaclet, una zona residenziale popolare che si differenzia notevolmente sia dalla parte antica della città sia dalla parte moderna coi suoi grattacieli. Qui è possibile vedere delle casette piccole di un piano o due, decorate nella facciata e molto caratteristiche, dove risiedono perlopiù giovani studenti ma anche famiglie e ragazzi immigrati. Nella piazza del quartiere oltre alla chiesa e al mercato c'è anche uno dei locali più discussi di Valencia, il Glop, un posto dove l'integrazione sociale e la creatività giovanile hanno ancora importanza e trovano il loro libero sfogo. Un'altra cosa che può essere interessante è la tradizone secolare dei commercianti valenciani che ancora oggi si ritrovano sulla porta della cattedrale in Plaza de la Virgen per scambiare la loro merce o ancora, il "mercatino del rubato" che si svolge tutti i Sabato notte nel parcheggio dello stadio Mestalla. Qui è possibile trovare di tutto, dalle biciclette ai semplici utensili di cucina, quadri o apparecchi tecnologici ecc. In realtà non è questo il suo vero nome, ma ricordo che alcuni italiani si divertivano a chiamarlo così e non penso che si sbagliassero di tanto.


Calles di Valencia - Particolare

Gli italiani in città sono molti, tra studenti, commercianti o chi ha aperto un tipico ristorante o pizzeria, quindi se dovesse venire nostalgia della propria terra, non sarà così difficile trovare consolazione.
Se nella zona di Blasco Ibanez e dell'Università si possono trovare locali e discoteche per tutti i gusti, c'è anche una zona più modaiola che si chiama Canovas del Castillo, tra il Parco del Turia e la stazione. Qui i ristoranti e i bar de copas abbondano, ma anche i prezzi sono decisamente elevati e la clientela è rinomata per essere pijas (fighetti) e non c'è da stupirsi nel vedere ragazzine di 18-20 anni con enormi seni rifatti a dare formosità ai loro corpi esili da teen-ager. La chirurgia ha infatti trovato terreno fertile qui come in altri posti della Spagna e le ragazze, in molti casi, preferiscono l'apparenza ai valori, ma tengo a precisare che le bellezze valenciane di cui parlavo precedentemente non rientrano tra queste, almeno secondo il mio parere. Parlando con gente del posto compresi anche in parte questo che per me fu inizialmente un mistero, infatti le ragazze spagnole sono conosciute nel mondo per le loro forme e la passione, ma se la seconda è un fattore caratteriale e al limite è possibile apprendere ad essere più passionali, la prima, per coloro con le quali madre natura non è stata generosa, può essere motivo di frustrazione fino a portare la ragazza stessa ad un sentimento di inadeguatezza allo spirito nazionale...
...vabbè, non mi inoltrerò ulteriormente vaneggiando sull'argomento, ma spero di essere stato esaustivo anche per quello che riguarda alcuni aspetti culturali di Valencia.


La modella valenciana Diana Morales



Per quanto riguarda la mia esperienza, finii l'Erasmus a Giugno ma decisi di trattenermi per l'estate con alcuni amici conosciuti là, ma dopo che l'Italia vinse il mondiale a Luglio cominciai ad avere un pò di nostalgia e ad Agosto il caldo divenne afoso, così insieme ad una ragazza che frequentavo decidemmo di fare un viaggio alla scoperta della Spagna, prima di tornare, seppur provvisoriamente, nel Belpaese.

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